#inchiesta giudiziaria
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Lo Scandalo di Tangentopoli: Il Caso che Sconvolse lâItalia e Spazzò Via la Prima Repubblica
Un sistema di corruzione radicato, inchieste senza precedenti e il crollo della politica tradizionale Lo scandalo di Tangentopoli rappresenta uno dei momenti piĂš bui della storia italiana contemporanea. Un intreccio di corruzione politica, appalti truccati e finanziamenti illeciti ai partiti, portato alla luce dallâinchiesta Mani Pulite, che travolse lâintero sistema politico della PrimaâŚ
#Alessandria today#anni &039;90 in Italia#Antonio Di Pietro#appalti pubblici#arresti politici#Bettino Craxi#collasso della Prima Repubblica#Corruzione politica#Democrazia Cristiana#Evasione fiscale#finanziamento illecito ai partiti#fine della Prima Repubblica#fuggitivi eccellenti#Gherardo Colombo#giustizia italiana#Google News#Hotel Raphael#inchiesta giudiziaria#Italia anni &039;90#Italia corrotta#italianewsmedia.com#magistrati italiani#magistratura italiana#Mani pulite#mazzette#partiti politici#Partito Socialista Italiano#Pier Carlo Lava#Piercamillo Davigo#politica italiana
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Mentre continuano le ricerche della quinta vittima nel cantiere Esselunga, Dario Salvetti spiega a cosa servono gli appalti: ÂŤa disumanizzare, renderci irriconoscibili tra di noiÂť
Nel cantiere nellâex Panificio Militare, a Firenze, si mettono in sicurezza le travi di cemento crollate, dal peso di tonnellate, e si cerca ancora il quinto cadavere dentro il cantiere di via Mariti a Firenze, il marocchino Bouzekri Rachimi, 56 anni, lâultimo disperso, giorno e notte, oltre 48 ore dopo il cedimento strutturale nella costruzione del supermercato Esselunga in unâarea giĂ demaniale che gli abitanti avrebbero desiderato adibita a tuttâaltro. I vigili del fuoco agiscono con le gru â ne è arrivata una terza- fanno alzare un drone, operano con le Usar (dalla definizione inglese Urban Search and Rescue traducibile in âricerca e soccorso in ambiente urbanoâ e definisce lâinsieme delle pratiche utilizzate per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte da macerie in caso di crolli di edifici e strutture, esplosioni o di eventi sismici), rimuovono il cemento crollato, avanti cosĂŹ finchĂŠ sarĂ necessario.
LâAnsa parla di inchiesta per omicidio plurimo colposo, ne magnifica lâapproccio multidisciplinare, dagli aspetti tecnici alle condizioni dei lavoratori. In queste ore lâinchiesta starebbe prendendo forma con la distribuzione delle deleghe alla polizia giudiziaria. Viene fatto il censimento delle decine di ditte nel groviglio di subappalti che riportano al vertice della Aep di Pavia, lâimpresa capofila, la stessa responsabile di un cantiere gemello, a Genova, nel quartiere di San Benigno teatro di incidenti avvenuti lo scorso anno. Aep, AttivitĂ Edilizie Pavesi, lavora per conto di La Villata Spa, immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, presieduta â grazie ai buoni rapporti con Marina Sylvia Caprotti, la figlia del fondatore di Esselunga â dallâex ministro Angelino Alfano. Esselunga ha acquisito lâintera societĂ pochi mesi fa acquistando il 32,5% che era posseduto da Unicredit al prezzo di 435 milioni. Ex delfino di Silvio Berlusconi, Alfano è stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV e ministro dellâInterno dei governi Letta e Renzi.
Ma è davvero colposo un delitto che avviene nellâintrico di subappalti, contratti e lavoro nero? Ne scrive Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica dei lavoratori ex Gkn, che è anche Rsu della Fiom:
Gli appalti sono una montagna di merda
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Eâ stato lâimprenditore assisano Giovanni Buini a far scattare lâinchiesta che fa tremare i palazzi romani. In ballo milioni di mascherine
Eâ stato lâ imprenditore umbro Giovanni Buini, 35 anni, a fare scattare lâinchiesta della Procura di Roma sulle forniture di mascherine nel pieno dellâemergenza Covid. Inchiesta che vede coinvolti due legali importanti e altri undici indagati. Ma è soprattutto lâavvocato romano Luca Di Donna al centro delle indagini degli inquirenti romani, ex socio di Giuseppe Conte. Lâipotesi accusatoria riguarda presunte irregolaritĂ nellâassegnazione di appalti e forniture da parte della Struttura commissariale per lâemergenza Covid, del Ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia, lâagenzia nazionale per gli investimenti guidata dallâex commissario Domenico Arcuri. Pochi giorni fa la polizia giudiziaria ha perquisito gli studi e le abitazioni degli indagati sequestrando diversi documenti. Di Donna sarebbe stato collega di studio dellâex premieri Giuseppe Conte anche se poi gli studi si sono separati, diventando due entitĂ indipendenti. Buini che con la sua denuncia ha fatto scattare lâ indagine â che potrebbe avere sviluppi anche clamorosi e di cui in queste ore si parla in tutto il Paese â è un giovane imprenditore dellâUmbria che ha raccontato ai magistrati gli incontri avuti proprio con Di Donna e un secondo legale romano, Gianluca Esposito. â Non avrei mai immaginato che mi avrebbero chiesto dei soldi per lâintermediazione, quando è successo mi sono spaventatoâ, ha raccontato al Corriere della Sera Giovanni Buini. Lâimprenditore cercava contatti con la struttura commissariale dellâemergenza Covid per poter entrare nelle forniture di mascherine. Buini fu poi invitato ad un secondo incontro , nello studio legale di Guido Alpa che è stato il maestro sia di Di Donna che di Conte. Quella volta câera anche un generale della Guardia di Finanza, Enrico Tedeschi, capo di gabinetto dellâAise, il servizio segreto per la sicurezza esterna. â Eâ una cosa che mi ha rattristatoâ, dirĂ poi lâimprenditore umbro, tanto che successivamente ha disdetto ogni accordo con Di Donna e il suo collega Esposito. Se oggi câè lâ inchiesta è â come scrive La Repubblica â grazie a Buini, il quale si è presentato spontaneamente dai pm romani. Giovanni Buini, 35 anni, nato ad Assisi, è il legale rappresentante di unâazienda di prodotti petroliferi che si chiama Carbo-Nafta ed è socio della Ares Safety, che produce dispositivi di protezione individuale. Fu un amico â racconta Buini a La Repubblica â che mi consigliò di incontrare Di Donna ed Esposito â perchĂŠ potevano essermi in qualche modo utili. Li vedo entrambi il 30 aprile (2020), nello studio di Esposito. Gli spiego cosa câè in ballo ed Esposito afferma di potermi garantire affidamenti diretti dalla Struttura perchĂŠ Di Donna è il braccio destro di Conteâ. Lâimprenditore assisano ricorda un particolare: â Mi ha fatto vedere un articolo di giornale in cui Di Donna era descritto come fedelissimo del presidente del Consiglio. E Di Donna annuivaâ. Sempre a âLa Repubblicaâ Giovanni Buini racconta che fu convinto â a firmare una scrittura privata con cui io mi impegnavo a dare loro lâ 8% dellâimporto degli affidamenti che avrei ottenuto dal Commissario. La loro attivitĂ sarebbe figurata come consulenza legaleâ. Ora naturalmente saranno gli investigatori a lavorare sui riscontri necessari anche se lâinchiesta sta facendo molto rumore e â a parere di alcuni â potrebbe riservare sviluppi clamorosi.
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Siracusa. Affari milionari, sotto indagine il marchese Di Gresy: a giudizio per truffa e appropriazione indebita
Sullâonda di una tempesta giudiziaria. Il marchese Di Gresy è finito al centro di unâindagine che lo vede accusato di truffa, rinviato a giudizio in Svizzera, e appropriazione indebita.
Al vertice delle societĂ lussemburghesi The Pearl Sarl prima e Virtus Estates poi, avrebbe raggirato dei facoltosi investitori convincendoli a investire su alcuni bond. Come riportato da un noto giornale nazionale, âLa Stampaâ, prometteva interessi a svariati zeri. Ma i soldi, almeno secondo gli investigatori, sarebbero stati dirottati su altre imprese satellite e utilizzati per interessi personali. Ad esempio alla societĂ Elemanata Maddalena per costruire una cinquantina di ville in Sicilia, ristrutturarne unâaltra. E per realizzare un resort di lusso nellâarea della Pillirina, sulla costa ionica. I terreni li ho ricevuti in ereditĂ da mia madreÂť, spiega Emanuele Di Gresy durante lâinterrogatorio. Câè stato un primo progetto di sviluppo nel 2014 che non ha dato frutti per questioni di leggi ambientali. Ho quindi cercato altri investitori nel periodo post pandemiaÂť.
Le indagini e gli affari sotto inchiesta
Sotto il faro degli inquirenti, sempre secondo âLa Stampaâ con un articolo di Irene FamĂ , sono finiti affari dal 2014 al 2016 intorno ai sei milioni di euro. E svariati progetti. Uno che riguarda un immobile londinese, un altro alle Mauritius.
Indagato, questa volta a Vercelli, in Piemonte, in unâinchiesta della guardia di finanza per truffa e associazione a delinquere finalizzata alla truffa câè anche il promotore finanziario. Una sorta di intermediario, cosĂŹ sostiene la procura piemontese. E grazie a una sua consulenza in diversi avrebbero affidato a Di Gresy ingenti capitali da investire in operazioni nel Principiato di Monaco e a Londra. A Montecarlo, si legge nel capo dâaccusa, Di Gresy, tramite la sua societĂ , avrebbe sottoscritto il preliminare di acquisto di un immobile di prestigio, Villa Hortensia, per poi dirottare il ricavato milionario alla sua societĂ e ai suoi conti.
Le dichiarazioni di Di Gresy
Il marchese Di Gresy, però, riferisce attraverso una nota del suo avvocato Paolo Coppola di aver âricevuto dal Tribunale di Lugano la notifica di un atto di accusa dove gli viene contestata lâamministrazione infedele a seguito di una vertenza in corso tra una societĂ (della quale di Gresy è stato nel Consiglio di amministrazione in un periodo successivo ai fatti oggetto di contestazione) e alcuni privati che avevano sottoscritto obbligazioni emesse da detta societĂ . La vertenza è oggetto di vibrante contestazione da parte di Emanuele di Gresy e lo stesso riferisce di attendere la fissazione della relativa udienza alla quale sottoporre al Tribunale di Lugano le proprie difeseâ.
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Principi di diritto penale - Lezione 1, Parte 1
ATTENTI GIORNALISTI:
FINITELA DI RICATTARE ME E DI CONTINUARE A TORTURARMI PERCHE' SIETE VOI A COMMETTERE REATI E FARE DEL MALE A ME E MAMMA CHE SIAMOI 2 PERSONE PERBENE.
LA VOSTRA FALSA INCHIESTA PER ROVINARE ME E PROTEGGERE LUCA DIPRIMA,MARIA CIMINIO E EMILIO ANZALONE DEVE FINIRE ADESSO
580 c.p  ISTIGAZIONE AL SUICIDIO 493 C.P. falso in atto pubblico 476 Codice Penale  FALSITA' MATERIALE 613-bis  REATO DI TORTURA 318  CP  CORRUZIONE ( DI MEDICI E ALTRI OPERATORI AL FINE DI VARIARE L' ESITO DI UNA DIAGNOSI) Art. 379 c.p FAVOREGGIAMENTO REALE IN REATI DI PEDOFILIA E ALTRI CRIMINI Art. 629 codice penale  ESTORSIONE E RICATTI  art. 368 cod. pen  CALUNNIA
Articolo 374 bis Codice Penale
False dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autoritĂ giudiziaria o alla Corte penale internazionale
Art. 595 codice penale DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA
Articolo 167 Codice della privacy
Trattamento illecito di dati E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY
ATTENTION JOURNALISTS:
STOP BLACKMAILING ME AND CONTINUING TO TORTURE ME BECAUSE YOU ARE THE ONES WHO COMMIT CRIMES AND HURTING ME AND MOTHER WHO ARE 2 GOOD PEOPLE.
YOUR FALSE INVESTIGATION TO RUIN ME AND PROTECT LUCA DIPRIMA, MARIA CIMINIO AND EMILIO ANZALONE MUST END NOW
580 c.p. INSTIGATION TO SUICIDE 493 c.p. forgery in public document 476 Criminal Code MATERIAL FORGERY 613-bis TORTURE CRIME 318 Criminal Code CORRUPTION (OF DOCTORS AND OTHER OPERATORS IN ORDER TO VARY THE OUTCOME OF A DIAGNOSIS) Art. 379 Criminal Code REAL FAVOURANCE IN PEDOPHILIA AND OTHER CRIMES Art. 629 Criminal Code EXTORTION AND BLACKMAIL art. 368 Criminal Code CALUMNY
Article 374 bis Criminal Code
False declarations or attestations in documents intended for the judicial authority or the International Criminal Court
Art. 595 Criminal Code DEFAMATION IN THE PRESS
Article 167 Privacy Code
Illicit processing of data AND BREACH OF PRIVACY
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Eâ stato lâimprenditore assisano Giovanni Buini a far scattare lâinchiesta che fa tremare i palazzi romani. In ballo milioni di mascherine
Eâ stato lâ imprenditore umbro Giovanni Buini, 35 anni, a fare scattare lâinchiesta della Procura di Roma sulle forniture di mascherine nel pieno dellâemergenza Covid. Inchiesta che vede coinvolti due legali importanti e altri undici indagati. Ma è soprattutto lâavvocato romano Luca Di Donna al centro delle indagini degli inquirenti romani, ex socio di Giuseppe Conte. Lâipotesi accusatoria riguarda presunte irregolaritĂ nellâassegnazione di appalti e forniture da parte della Struttura commissariale per lâemergenza Covid, del Ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia, lâagenzia nazionale per gli investimenti guidata dallâex commissario Domenico Arcuri. Pochi giorni fa la polizia giudiziaria ha perquisito gli studi e le abitazioni degli indagati sequestrando diversi documenti. Di Donna sarebbe stato collega di studio dellâex premieri Giuseppe Conte anche se poi gli studi si sono separati, diventando due entitĂ indipendenti. Buini che con la sua denuncia ha fatto scattare lâ indagine â che potrebbe avere sviluppi anche clamorosi e di cui in queste ore si parla in tutto il Paese â è un giovane imprenditore dellâUmbria che ha raccontato ai magistrati gli incontri avuti proprio con Di Donna e un secondo legale romano, Gianluca Esposito. â Non avrei mai immaginato che mi avrebbero chiesto dei soldi per lâintermediazione, quando è successo mi sono spaventatoâ, ha raccontato al Corriere della Sera Giovanni Buini. Lâimprenditore cercava contatti con la struttura commissariale dellâemergenza Covid per poter entrare nelle forniture di mascherine. Buini fu poi invitato ad un secondo incontro , nello studio legale di Guido Alpa che è stato il maestro sia di Di Donna che di Conte. Quella volta câera anche un generale della Guardia di Finanza, Enrico Tedeschi, capo di gabinetto dellâAise, il servizio segreto per la sicurezza esterna. â Eâ una cosa che mi ha rattristatoâ, dirĂ poi lâimprenditore umbro, tanto che successivamente ha disdetto ogni accordo con Di Donna e il suo collega Esposito.
Se oggi câè lâ inchiesta è â come scrive La Repubblica â grazie a Buini, il quale si è presentato spontaneamente dai pm romani. Giovanni Buini, 35 anni, nato ad Assisi, è il legale rappresentante di unâazienda di prodotti petroliferi che si chiama Carbo-Nafta ed è socio della Ares Safety, che produce dispositivi di protezione individuale. Fu un amico â racconta Buini a La Repubblica â che mi consigliò di incontrare Di Donna ed Esposito â perchĂŠ potevano essermi in qualche modo utili. Li vedo entrambi il 30 aprile (2020), nello studio di Esposito. Gli spiego cosa câè in ballo ed Esposito afferma di potermi garantire affidamenti diretti dalla Struttura perchĂŠ Di Donna è il braccio destro di Conteâ. Lâimprenditore assisano ricorda un particolare: â Mi ha fatto vedere un articolo di giornale in cui Di Donna era descritto come fedelissimo del presidente del Consiglio. E Di Donna annuivaâ. Sempre a âLa Repubblicaâ Giovanni Buini racconta che fu convinto â a firmare una scrittura privata con cui io mi impegnavo a dare loro lâ 8% dellâimporto degli affidamenti che avrei ottenuto dal Commissario. La loro attivitĂ sarebbe figurata come consulenza legaleâ. Ora naturalmente saranno gli investigatori a lavorare sui riscontri necessari anche se lâinchiesta sta facendo molto rumore e â a parere di alcuni â potrebbe riservare sviluppi clamorosi.
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Tomoko Ishikawa
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Aaron Sansoni
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Lucile Waites
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La Polizia di Stato di Alessandria scopre una truffa assicurativa: simulato il furto di gioielli per un valore di decine di migliaia di euro.
Negli scorsi giorni personale della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, allâesito di unâattivitĂ di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha denunciato due donne per truffa e favoreggiamento.
Negli scorsi giorni personale della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, allâesito di unâattivitĂ di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha denunciato due donne per truffa e favoreggiamento. Gli operatori di polizia, infatti, hanno effettuato una perquisizione nei confronti di una donna che nellâanno 2023 aveva denunciato di aver subito in casa un furto di gioielliâŚ
#Alessandria news#Alessandria today#contrasto ai reati#contrasto alla criminalitĂ #criminalitĂ economica#criminalitĂ in Piemonte#cronaca Alessandria#cronaca giudiziaria#Cronaca locale#denaro sequestrato#denunce e sequestri#Forze dellâordine#frode assicurativa#furti e truffe#furti simulati#furto di gioielli#giustizia e legalitĂ #giustizia in Piemonte#Google News#inchiesta sulla frode#indagini assicurative#indagini polizia#italianewsmedia.com#legalitĂ e giustizia#legalitĂ e istituzioni#operazioni della Polizia#Pier Carlo Lava#Polizia di Alessandria#Polizia di Stato#polizze false
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Mafia Capitale: Il Caso che Sconvolse Roma
Il caso Mafia Capitale ha scosso Roma, rivelando una rete di corruzione e appalti truccati. Ha mostrato i legami tra la politica e la malavita. Funzionari e amministratori locali erano coinvolti in un sistema di potere illecito. Lâinchiesta ha portato a numerose conseguenze giudiziarie, mediatiche e sociali. Ha sollevato dubbi su come prevenire la corruzione e garantire trasparenza nelleâŚ
#Corruzione a Roma#CriminalitĂ organizzata#Giustizia e politica#Inchiesta giudiziaria#Mafia Capitale#Mafia romana#Politici corrotti#Racket e estorsioni#Scandalo della Mafia Capitale#Tangenti e malaffare
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
William Casey
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Alfred Smothers
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
Concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Paul Stinson
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FREE BEACH, PROCURA CHIUDE INCHIESTA: ECCO CHI SONO I 32 INDAGATI
concessioni balneari e appalti a Terracina, la Procura ha emesso 32 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche lâex Sindaco
Il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, con i sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella, hanno inviato, nellâambito dellâinchiesta âFree Beachâ, 32 avvisi di garanzia, vale a dire la conclusione delle indagini a carico di altrettante persone insagate. Che, ora, chiaramente, avranno i 20 giorni di tempo âcanoniciâ per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dallâautoritĂ giudiziaria, in subordine dalla polizia giudiziaria.
Tra i 32 destinatari dellâavviso di conclusione indagine, câè anche lâex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nellâinchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dellâamministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dellâavviso di garanzia, quindi, anche lâex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, lâex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e lâex assessore di Fratelli dâItalia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa dâasta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto dâufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori. Si trovano i nomi dellâex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina, Corrado Costantino, il noto imprenditore di Gaeta, Marco Crocco, lâaltro imprenditore di Terracina, Raffaele Graziani (gestore del lido White Beach), lâavvocato Giuseppe Mosa.
Ecco di seguito, tutti gli altri indagati che rischiano la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina: Giuseppe Zappone (imputato anche nel processo Pro Infantia), William Zanchelli, Carlo Sinapi, Margaret e Luigi Sarno, Mario Rossi, Mattia Quinti, Marco Porcelli, Ivano Perroni, Giovanna Nardone, Patrizia Menarini, Alfredo Morganti, Alberto Leone, Massimiliano Lauretti, Rosa Esposito, Ivo Di Sauro, Gaspare Di Micco, Carmela Delle Curti, Federico e Martina Corrado, Giacomo Corrado, Filippo Cirrincione, Fabio Cavallini e Pasquale Angelo.
Le indagini su Terracina, nonostante lâarchiviazione dellâeuroparlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dallâaccusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi lâapprofondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltrechĂŠ ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato lâudienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.
Nellâavviso di conclusione indagini vengono contestate diversi episodi emersi nella maxi indagine denominata âFree Beachâ, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come, ad esempio, la rivelazione di segreto dâufficio contestata a Costantino, Percoco e Porcelli per agevolare Di Sauro rispetto al nuovo piano di utilizzazione degli arenili.
Accuse rilevanti anche verso Graziani per quanto riguarda lâoccupazione del demanio marittimo in qualitĂ di amministratore della White srl. Sempre in riferimento allo stabilimento balneare Whitebeach, al geometra Zappone viene contestato il falso per aver attestato non correttamente che lâattivitĂ si sarebbe svolta in zona non vincolata. Per la vicenda Whitebeach è coinvolto anche lâex dirigente Costantino per aver rivelato, secondo lâaccusa, i provvedimenti di sospensione della licenza da parte dellâufficio comunale Suap di Terracia, dopo i controlli dei Nas.
Accusati di turbativa dâasta per un tratto dâarenile, aggiudicato alla Invest Group srl, i Di Sarno, Delle Curti e Costantino.
Per quanto riguarda lâex sindaco Roberta Tintari, rimane in piedi lâoccultamento del verbale della riunione di Giunta Comunale, in relazione allâabusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto allâinterno dellâArena del Molo.
E ancora: contestata lâoccupazione abusiva al Presidente di âTerracina Vela Clubâ, Alfredo Morganti; turbativa dâasta anche per Sinapi (ex capo settore demanio marittimo), Costantino, Zanchelli e Menarini in merito a una concessione balneare; abusivismo per il titolare dello stabilimento âIl Sombreroâ, Ivano Perrone, come detto recentemente sequestrato per la seconda volta; lâoccupazione abusiva del camping Romantico (i Corrado e Cirrincione).
Lâex sindaco Tintari, inoltre, viene accusata con Caringi e Percoco (allâepoca de fatti, ossia nel 2017, assessori della Giunta Procaccini), di falso per la vicenda del ponte e della pista ciclopedonale. Vicenda in cui rientrano anche Crocco e Di Micco. E non manca per lâex sindaco anche lâaccusa rispetto alla vicenda dellâIce Park A.S.D. che ha toccato anche Nicola Procaccini, lâeuroparlamentare la cui posizione è stata archiviata. Coinvolto anche Di Leo.
Leggi anche: INCHIESTA A TERRACINA, IL PONTE CON I SOLDI EUROPEI: COINVOLTO IL NOTO IMPRENDITORE DI GAETA
Infine, tra le accuse che secondo la Procura meritano lâavviso conclusione indagini, quella che ha a che fare con i lavori della caldaia al Fiorini.
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